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Variabile aleatoria (casuale)


Definizione:
La variabile aleatoria e' una variabile che puo' assumere valori diversi in corrispondenza di altrettanti eventi che costituiscono una partizione dello spazio delle probabilita'

Vediamo su un esempio gia' fatto:
estrarre una carta da un mazzo di 40
consideriamo gli eventi
E1 uscita dell'asso di denari e vincita di 21 euro (1 carta)
E2 uscita di un asso diverso dall'asso di denari e vincita di 1 euro (3 carte)
E3 uscita di una carta di denari diversa dall'asso ne' vincita ne' perdita (9 carte)
E4 uscita di una diversa dalle precedenti perdita di 1 euro (27 carte)
le probabilita' sono
p1 = probabilita' di uscita dell'asso di denari = 1/40
p2 = probabilita' di uscita di asso non di denari = 3/40
p3 = probabilita' di uscita di carta di denari non asso = 9/40
p4 = probabilita' di uscita di una carta diversa dalle precedenti = 27/40

Nella partizione delllo spazio delle probabilita' negli spazi degli eventi E1, E2, E3 ed E4 ho indicato i rispettivi valori delle probabilita' degli eventi considerati

In pratica la variabile aleatoria X e' la funzione che associa ad ogni evento di una partizione un numero reale legato alla probabilita' dell'evento
Nell'esempio sopra indicato abbiamo che
i valori della variabile aleatoria X sono i premi pagati legati alle loro probabilita'
X(E1) = 21 € con p1 = 1/40
X(E2) =  1 € con p2 = 3/40
X(E3) =  0 € con p3 = 9/40
X(E4) = -1 € con p4 = 27/40

Da notare che lavoriamo su una partizione dello spazio degli eventi e quindi la somma di tutte le probabilita' deve sempre dare come risultato 1
1/40 + 3/40 + 9/40 + 27/40 = 40/40 = 1

D'ora in avanti chiamiamo la variabile aleatoria
X e gli agomenti Xi invece di X(Ei) per semplicita'
Possiamo utilizzare un metodo per rappresentare la variabile aleatoria (distribuzione della variabile aleatoria)
X    X1 X2 X3 ......... Xn
Pr    p1 p2 p3 ......... pn
Nell'esempio precedente legando agli eventi il numero di carte che corrispondono all'evento avremo

X 21 1 0 -1
Pr    1/40 3/40 9/40 27/40
Naturalmente i numeri sull'asse orizzontale della figura a destra non corrispondono ad una distanza ma solamente alla denominazione dell'evento.
E' preferibile mettere in ordine crescente il valore della somma persa o vinta: -1, 0, +1, +21 (vedi il gioco gia' sviluppato in fondo alla pagina del capitolo precedente)
Se vuoi vedere un altro esercizio

Altro esempio:
Consideriamo le probabilita' di uscita della faccia di un dado
E1 uscita del punteggio 1
E2 uscita del punteggio 2
E3 uscita del punteggio 3
E4 uscita del punteggio 4
E5 uscita del punteggio 5
E6 uscita del punteggio 6
le relative probabilita' sono
p1 = probabilita' di uscita del punteggio 1 = 1/6
p2 = probabilita' di uscita del punteggio 2 = 1/6
p3 = probabilita' di uscita del punteggio 3 = 1/6
p4 = probabilita' di uscita del punteggio 4 = 1/6
p5 = probabilita' di uscita del punteggio 5 = 1/6
p6 = probabilita' di uscita del punteggio 6 = 1/6
possiamo usare la rappresentazione
X 1 2 3 4 5 6
f   1/6 1/6 1/6 1/6 1/6 1/6


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